Atene
chiama. Si avvicina la manifestazione del 14 febbraio a Roma
#dallapartegiusta. Cioè a sostegno del popolo greco e del tentativo
di Alexis Tsipras e del suo ministro Yanis Varoufakis di rompere la
politica dell’austerity della Troika. Per la giornata di oggi –
durante la quale si svolgerà a Bruxelles l’importante riunione dei
ministri delle finanze dell’Eurozona (Eurogruppo) – presidi,
dibattiti, conferenze stampa e volantinaggi a Milano, Napoli,
Palermo, Messina, Catania, Follonica, Pisa, La Spezia, Genova,
Rimini, Trieste, Padova, Cuneo, Pordenone, Udine, Asti, Lucca,
MacerataBologna, Pescara, Parma, Ferrara, Trieste, Mestre, Treviso,
Reggio Emilia, Terni, Siena, Livorno, Rovigo, Bari, Firenze,
Macerata, Perugia, Biella, Alessandria, Riva del Garda, Rovereto,
Trento, Brescia, Ravenna, Ancona (ove alle 17.00 presso l’Anpi
parleranno Luciana Castellina e Argiris Panagopulos ), Como. Domani
12 febbraio sarà la volta di Grosseto, Bergamo, Jesi, Passirano
Franciacorta, Campobasso. Il 13 febbraio: Torino, Novara.
Il presidio
di Roma è previsto oggi, 11 febbraio, dalle ore 18.30 in piazza
Indipendenza nei pressi dell’Ambasciata tedesca. Da dove, alle ore
14, di sabato 14 febbraio partirà la manifestazione nazionale che si
concluderà con diversi interventi al Colosseo.
Ci sarà una
partecipazione attiva e numerosa dei Greci d’Italia alle
mobilitazioni odierne. In particolare a Napoli interverrà il
Presidente della Federazione delle Comunità e Confraternite
Elleniche d’Italia Jannis Korinthios e il presidente della Società
Fillellenica Italiana Marco Galdi.
Alla
manifestazione di sabato 14 hanno aderito la Cgil, Flc Cgil, Fiom,
Arci, Act, Rete della Conoscenza, Forum dei movimenti per l’acqua,
Tilt. E come testate Il Manifesto e Left.
“Partecipo
perché credo che un popolo debba sempre e comunque
autodeterminarsi. Partecipo perché ho visto gli occhi disperati e
affamati di chi non capisce le ragioni della propria sopravvenuta
fame. Partecipo perché una cultura madre e sorella non debba
essere immaginata povera, in nessun contesto e per nessuna
ragione. Partecipo perché vinca la logica del sostenersi, e
perché non è il mio continente questo luogo gretto ed egoista e
vecchio e impotente che volta le spalle all’immensità della sua
storia. Partecipo perché i debiti si pagano, ma i crediti si
riscuotono senza voler vedere la fame dei debitori. Partecipo
perché il forte non è mai forte se vuole vedere gli altri deboli
e in ginocchio. Partecipo. E spero che si capisca che qualsiasi
organismo corre alla velocità di cui è capace in ogni sua parte;
altrimenti, tanto vale che sia fermo. Per sempre.”
Maurizio
De Giovanni
“Il
XXI secolo non è iniziato come ci aspettavamo. Basti pensare a
come si è divaricata la forbice tra ricchi e poveri. Il
patrimonio privato delle otto persone più ricche del mondo supera
l’intero ammontare del debito greco. Un mondo in cui i privilegi
di otto esseri umani pareggiano le sofferenze di un intero popolo
ha qualcosa di mostruoso. Ancora più mostruoso che l’Europa
(culla della democrazia e dei diritti civili) sia diventata in
questi anni una fortezza gelida e amministrativa, un’espressione
economica (finiti i tempi delle “espressioni geografiche”) che
ha sempre meno a che spartire con le speranze del popolo che sta
cessando sostanzialmente di rappresentare. Creare invece un”Europa
dei popoli. Questo significa aderire alla manifestazione di
sabato.”
Nicola Lagioia
|
Source:
Comments
Post a Comment